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- 16/04/15 15:10
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Volevo porre una domanda in merito alla permeabilità della pelle, durante la ionoforesi, rispetto a determinante sostanze.
Effettuo una sessione di trattamento ogni 3 e 4 giorni, ogni volta tratto con i guanti di cotone (i quali sono leggermente macchiati da ruggine, perché due anni fa utilizzai l'acqua del rubinetto di casa, la quale conteneva ruggine proveniente da tubi rovinati che poi sono stati sostituiti -la utilizzai ignaro del fatto che la ruggine si sarebbe attaccata agli elettrodi in maniera permanente, perché ho provato a lavarli ma sembra che non vada mai via del tutto-) e successivamente con le sole retine di plastica. Soprattutto d'inverno, capita che io debba coprire delle crepe che inevitabilmente si formano sulla pelle delle mani (anche se faccio attenzione a mantenerle sempre idratate con una crema), utilizzando però non la crema (che voi consigliate di mettere sulle lesioni della cute) -che io considero insufficiente per proteggere le crepe dalla corrente-, ma dei piccoli pezzi di nastro adesivo, che attacco direttamente sulle crepe, assicurandomi così che, sia indossando i guanti bagnati, sia poggiando le mani senza guanti sulle retine di plastica, non vi siano ustioni da corrente sulla cute lesa. Tratto in questo modo da anni ormai, dunque vi chiedo: la colla di uno scotch e la ruggine attaccata agli elettrodi (e ai guanti, di conseguenza) sono sostanze che, nelle modalità suddette, possono permeare la cute in profondità, provocando effetti negativi sulla pelle? Vi chiedo ciò sapendo che la ionoforesi, mediante il flusso di corrente che passa attraverso l'acqua, è in grado di trasportare in profondità farmaci anche ad alto peso molecolare. Spero possiate rispondermi, altrimenti sarei costretto a rivolgermi ad un dermatologo. Vi ringrazio comunque, saluti.
Effettuo una sessione di trattamento ogni 3 e 4 giorni, ogni volta tratto con i guanti di cotone (i quali sono leggermente macchiati da ruggine, perché due anni fa utilizzai l'acqua del rubinetto di casa, la quale conteneva ruggine proveniente da tubi rovinati che poi sono stati sostituiti -la utilizzai ignaro del fatto che la ruggine si sarebbe attaccata agli elettrodi in maniera permanente, perché ho provato a lavarli ma sembra che non vada mai via del tutto-) e successivamente con le sole retine di plastica. Soprattutto d'inverno, capita che io debba coprire delle crepe che inevitabilmente si formano sulla pelle delle mani (anche se faccio attenzione a mantenerle sempre idratate con una crema), utilizzando però non la crema (che voi consigliate di mettere sulle lesioni della cute) -che io considero insufficiente per proteggere le crepe dalla corrente-, ma dei piccoli pezzi di nastro adesivo, che attacco direttamente sulle crepe, assicurandomi così che, sia indossando i guanti bagnati, sia poggiando le mani senza guanti sulle retine di plastica, non vi siano ustioni da corrente sulla cute lesa. Tratto in questo modo da anni ormai, dunque vi chiedo: la colla di uno scotch e la ruggine attaccata agli elettrodi (e ai guanti, di conseguenza) sono sostanze che, nelle modalità suddette, possono permeare la cute in profondità, provocando effetti negativi sulla pelle? Vi chiedo ciò sapendo che la ionoforesi, mediante il flusso di corrente che passa attraverso l'acqua, è in grado di trasportare in profondità farmaci anche ad alto peso molecolare. Spero possiate rispondermi, altrimenti sarei costretto a rivolgermi ad un dermatologo. Vi ringrazio comunque, saluti.